Per un anno intero ho mantenuto il silenzio su questo argomento e per un anno intero sono rimasto a guardare: adesso finalmente è arrivato il momento di parlare, anche se questo mio articolo potrebbe sembrare più uno sfogo personale che un’opinione.
La Ferrari ha perso un mondiale che era già vinto, dopo una rimonta dai bassifondi che sembrava impossibile per tutti; inutile spiegare le chiare motivazioni che hanno riportato l’iride in casa austro-tedesca. Coronato campione del mondo è Sebastian Vettel, chiaro successore di Schumacher, che porta il nome di Monza stampato sul sottocasco, primo circuito che l’ha visto vincere da vero campione. Non a caso Monza è casa Ferrari, che anche quest’anno ha dimostrato di non avere il coraggio ed i nervi saldi per sopportare una tensione così alta, tanto da influenzare i suoi piloti a condurre una gara al “risparmio”. E’ stato disarmante vedere un campione come Alonso, incapace di superare una macchina mediocre come la Renault, solamente per paura di fare qualche danno; se magari avesse tenato quel sorpasso e fosse uscito con una fiancata distrutta, sarebbe stato sicuramente meglio.
Povera Ferrari...sei caduta in basso. Povero Montezemolo che nonostante le continue sconfitte, continui a non vedere i problemi che ci sono nella tua azienda. Si perchè la Ferrari è un’azienda come tutte le altre e come tale ha molte, forse troppe persone da gestire che tante volte non sono in grado di prendere decisioni sensate, proprio perchè manca la spina dorsale che tiene unito tutto l’organico. E’ per questo motivo che non mi aspetto molto nemmeno dal 2011, perchè chi ragiona rimandando alla prossima gara il riscatto, è un perdente già dall’inizio. Non si recrimina il passato glorioso..quello serve solo ai libri di storia; la gloria viene dal non accontentarsi mai e dal riconoscere i propri errori.
Dimentichiamoci le “stagioni rosse” perchè erano dovute dall’incontro di più variabili o persone che non potrà più esistere; tra le mani abbiamo un ottimo pilota motivato, che è stato in grado di cambiare marcia quando la situazione lo richiedeva ma che non è riuscito a sollevare un macigno troppo pesante ed ancora troppo gonfio di presunzione.
Pochi giorni fa, mi ero finalmente deciso di togliere i poster di Schumi che avevo in camera, convinto di aver trovato il soggetto e la motivazione per sostituirlo. Ebbene ora penso, che sui libri di storia si vive meglio perchè la Ferrari di oggi non ha più il potere di farmi emozionare.
Concludo inserendo l’intervista fatta a Schumacher, dopo il ritiro dal GP di Abu Dhabi; parole vere che mi fanno mettere da parte ogni risentimento e mi convincono che le pareti della mia camera, possono e potranno ospitarlo ancora per molto tempo:
Giovannelli: “Michael, per chi fai il tifo per questo mondiale?”
Michael: “Ah be..io..eheh è chiaro che...sono diviso a metà perchè sono ancora rosso quindi spero Alonso ma anche tedesco quindi anche Vettel”.