I love Bachata

Oggi mi sento ispirato...2° articolo del giorno

Adesso vi parlerò della mia passione: i balli caraibici...in particolare, della bachata (da come si può capire dal titolo).

Io adoro ballare la bachata, ballo che reputo il più sensuale, a parità col tango argentino, dei balli latini.

Non c'è niente di più bello che ballare a stretto contatto con la propria partner sui ritmi lenti e dolci delle canzoni degli Aventura.

La ritmica tipica della bachata è in 4 quarti e ogni 4 battute i ballerini danno un colpo di anca per mettere in risalto il tipico movimento ondeggiante del ballo e, infatti, alle origini la bachata era ballata soprattutto dai ceti più poveri della società in quanto i borghesi vedevano questi movimenti troppo provocanti e volgari.

Una bachata la si riconosce dagli altri balli caraibici (per intenderci la salsa cubana, il reggaeton, il merengue) appunto dalla melodia delle canzoni tipicamente lente con suoni dolci e melodici e infatti, in discoteca, quando si passa alle bachate, per enfatizzare la sensualità e il romanticismo del ballo, si abbassano le luci.

Ci sono due modi per ballare la bachata: il primo è ballare "viscini viscini" con la propria partner dondolandosi seguendo il ritmo.
Il secondo invece si balla effettuando le figure e riducendo il contatto fisico.
A seconda della canzone si può scegliere di ballare in un modo o nell'altro, ma io preferisco il primo, ovviamente.


I cantanti più famosi di bachate sono gli Aventura autori di bellissime canzoni quali Obsesion, Cuando Volveras, Solo por un beso, Lagrimas e Por un segundo.


Qui sotto riporto un paio di canzoni:


Mentre qui sotto una dimostrazione pratica:

Alla prossima

Ringhio

Scusate il ritardo

Per la gioia di tutti i nostri lettori (eheheheh), è tornato l'editoriale del Ringhio.

Stavolta non parlerò di sport, ma di un passatempo (mio e di Ste) che da tempo riempie le nostre serate bolse al King's.
Si tratta del videogioco Virtual Striker 3 (gioco di calcio) dove Ste si cimenta con bravura e io lo supporto con la telecronaca alquanto demenziale.

E ieri sera dopo ben 8 mondiali, ben 32 anni (ovviamente ipotetici) è tornato alla vittoria con la squadra dell'Iran, rinomata formazione asiatica protagonista del calcio internazionale :-))))))

Vedendo giocare questa squadra, col suo gioco puramente offensivo (visto che il gioco difensivo non lo digeriscono), modulo 3-5-2, siamo rimasti estasiati e, soprattutto, impressionati dal talento del capitano, bomber di razza e fantasista sopraffino, Al Zarkawi (da noi soprannominato, in simpatia, Al Za), che dall'alto dei suoi 350 anni (visto che i giocatori son sempre gli stessi e sono anni che ci giochiamo, l'età è stata calcolato con sofisticatissimi algoritmi matematici) trascina la squadra nelle partite contro squadre importanti: Italia, Brasile, Argentina, Olanda.

Questa squadra gioca un vero e proprio calcio CHAMPAGNE: pressing alto sui portatori di palla, ripartenze veloci e passaggi per lanciare le punte.

Come dicevamo dopo un periodo di appannamento durato 8 mondiali (8 partite per chi avesse qualche problema di comprensione), l'Iran è tornato alla vittoria nella massima competizione internazionale per nazionali.
Una serie impressionante di vittorie contro Belgio, Olanda, Brasile e Francia in finale. Poi l'apoteosi contro la squadra speciale del gioco, l'FC Sega (non è colpa mia se si chiama così). Vittoria ai rigori per 2-3 con paratona di Bin Laden (per gli amici "Saracinesca" Bin La).
Mondiale stra meritato per la qualità del gioco espresso e la dimostrazione di superiorità sugli avversari.
Gol segnati in apertura con Belgio, Brasile e Francia. Con l'Olanda partita sofferta causa due espulsioni ma vinta nel finale con gol di Al Za (di rapina) e eurogol del "tamburino del Pakistan" Monsour (il vero fenomeno della squadra, ma i tifosi idolatrano Al Za per la sua capacità di uscire nei momenti importanti e per i suoi gol di pregevolissima fattura).

L'Iran è tornato alla vittoria e speriamo che resti al vertice ancora per molti anni.

Ora vi presento la formazione:

Modulo 3-5-2 (altamente offensivo)

Portiere:
1 Bin Laden ("Saracinesca" Bin La)

Difensori:
5 Al Fayed Senior
4 Al Satan
6 Sultano del Brunei

Centrocampisti:
11 Al Bagnif (in realtà è Salvatore Bagni ma visto che è stato naturalizzato ha cambiato nome)
7 Al Mathieu (Scarpata d'oro, il re dei contrasti)
9 Mustapha
8 Al Mansou
3 Al Fayed jr.

Attaccanti:
10 Al Zarkawi ("Lampo nel deserto", "Alta tensione", "Facci un gol" Al Za)
2 Monsour ("Tamburino del Pakistan")

Ricordatevi questi nomi, rimarranno per secoli negli almanacchi del calcio

Alla prossima
Un saluto in simpatia
Ringhio

SI COMINCIA!!!

Ora possiamo dirlo:




"Obiettivo Stelvio" è ufficialmente iniziato.

Prima scampagnata, per Ale e Ste, in sella alle loro fide compagne.

Giornata tipicamente invernale.Fredda ed uggiosa.

Kilometri percorsi 35 circa.

Partenza da Tripoli, piccola frazione del comune di San Giorgio di Mantova.

Accompagnati da una media discreta, variabile dai 26 ai 30 Km\h, toccate le frazioni di:

- Stradella;
- Cadè;
- Villa Garibaldi;
- Bazza (ex paese del Briga!!!) ;
- Castel d'Ario, rinomato paese per tutti gli appassionati di automobilismo, in quanto nativo del leggendario pilota Tazio Nuvolari;
- Susano;
- Bigarello (dove sono state scattate le foto);
- Castelbelforte;
- Ghisiolo.

Ottima scampagnata.

Unica nota negativa, la rischiata rottura del cerchio anteriore della bici di Ale, dovuto a due raggi mollati.

A risentirci alla prossima.

Ciao ciao Ste





I miei più cari auguri

Cari amici del Blog-Doc,
torno online questa sera dopo un po' di giorni di fermo per raccontarvi di un mio amico, autore di questo blog, che però non ha ancora rotto il ghiaccio con il netposting; spero che questo mio articolo serva a smuoverlo un po'. Vi vorrei parlare di Capitan Jack Sparrow (così si fa chiamare).
Conosciuto alla tenera età di 14 anni, dopo un breve periodo ci "perdiamo" di vista. Il fato pero' ha voluto che ci rincontrassimo a pubertà ormai terminata, entrambi con le nostre esperienze sulle spalle.
Da qui ha inizio una lunga telenovela di amore, odio, pace e guerra che tutt'oggi non ha fine.
L'altra sera durante una telefonata tranquilla, mi comunica la sua decisione di candidarsi nella Polizia urbana nel comune di Mantova. La notizia mi ha lasciato alquanto di stucco (il mio odio per la polizia locale è risaputo) ed ogni mia parola nei suoi riguardi, è stata di puro scetticismo. Niente mi distoglieva dallo snobbare la sua decisione, a mio dire alquanto stupida. 

Ora amici, sono qui davanti al mondo per porgere a questo amico, i mie più cari auguri per l'imminente concorso che affronterà. La sua caparbietà e determinazione deve essere premiata e se lui crede in questa attività, non puo' che avere tutto il mio appoggio e sostegno morale.

Molte volte parlo senza pensare, come quella sera al telefono... spero che con questo post, tu mi possa perdonare Capitan Jack...

Con affetto...



Salvateci!!!! Vi prego

Dopo il bellissimo articolo su Tizianone Crudeli by Ste, io vorrei soffermarmi su un pericolo che incombe sul giornalismo sportivo internazionale e, di conseguenza, sopra tutti noi:

MAURIZIO PISTOCCHI
Quest'uomo (se così può essere definito) si aggira per le varie trasmissioni sportive spacciandosi per opinionista di calcio, dicendo castronate a più non posso su tutto e tutti.
In realtà, lui di calcio non ci capisce niente: ne abbiamo avuto la conferma definitiva dopo Milan - Real Madrid di mercoledì scorso. Nei commenti post partita (terminata 1-1 n.d.r.), il buon Pistocchi si è scatenato: il rigore non c'era (per dimostrarlo ferma il replay al fotogramma precedente al fallo di mano), il Real Madrid senza Cristiano Ronaldo non ha prime punte ( infatti C. Ronaldo può essere paragonato al Vieri dei tempi d'oro da tanto che è prima punta :-)))))) ed inoltre da solo tiene occupato 4 giocatori (infatti le squadre di solito marcano solo un giocatore, gli altri fa lo stesso).
Poi i veri exploit ci sono stati sul mercato del Milan e su Pato: come è noto il Milan ha ripreso Beckham il quale, è un centrocampista di fascia destra o all'occorrenza mediano....
invece NO!!!!!,
secondo Pistocchi, Beckham è una punta esterna da far giocare nel tridente a destra, al posto di Pato che deve giocare come punta esterna sinistra, perchè lui lo ha visto debuttare a 15 anni in Brasile dove giocava nel tridente a sinistra ed inoltre, spostarlo a destra è stata la genialata di Leonardo per risollevare il Milan.
A' Pistacchio, Pato da quando è al Milan ha sempre giocato come punta esterna destra e Beckham non è una punta ma un centrocampista di fascia, Pirla.
Pertanto chiede a voi tutti, di contribuire alla causa: dopo le varie campagne "RIMANDIAMO A CASA MORIMOTO", "STACCA UN PERONE A BALOTELLI", "ADOTTA UN SALVATORE BAGNI IN SIMPATIA", "TIZZI FOR PRESIDENT", dichiaro ufficialmente aperto il sondaggio:
"ABBATTI PISTOCCHI"



Perchè il calcio a bisogno di opinionisti seri, non di sapientoni improvvisati
Come sempre un saluto in simpatia
Ringhio


Presepe time

Cari amici del Blog-Doc,
Natale si avvicina e con esso anche il tempo dei preparativi.
Da un anno io e Ste, ci siamo aggregati ad Andrea nella preparazione dello storico presepio nella chiesa di S. Egidio in Mantova. La nostra piccola opera si basa soprattutto sul divertimento, ma anche sullo stupire. Ciò comporta un'attenta pianificazione. Ecco infatti che tra qualche giorno inizieremo i preparativi.
Vorrei richiamare la vostra attenzione su un buffo episodio capitato l'anno scorso che riporto di seguito.
Speriamo vivamente di poter ripetere e divertirci come allora.


Seguiranno aggiornamenti, stay connected !!


05 dicembre 2008


Una notte nella chiesa

Ieri sera io, Andrea e Stefano, ci siamo trovati nella chiesa di S. Egidio a Mantova, per costruire il presepio. Tutto faceva sembrare che la serata sarebbe stata tranquilla ma nessuno di noi sapeva, quello che ci sarebbe capitato!
Iniziamo con i primi problemi: Andrea appoggia lo scatolone delle statuine sulla sua super Saxo e Stefano lo afferra “strisciandolo” verso di sè, lasciando di conseguenza un po’ di segni.. Mortificato per l’accaduto si scusa con Andrea che preso da una sorta di panico/menefreghismo, lo liquida con un: “Ma si tranquillo!”.
Entrati in chiesa siamo accolti da Don Alberto che al momento, era impegnato con le prove di canto. Ci consegna le chiavi dei ripostigli e ci attreziamo per recuperare le impalcature di sostegno, che abilmente portiamo in chiesa dagli scantinati stretti ed umidi, dove erano state riposte l’anno prima.
Stefano contiunuava la sua poesia di scuse verso Andrea, proponendo addiruttura di pagargli il carrozziere per eliminare i segni da lui provocati (Stefano esagera sempre).
Dopo non pochi problemi di montaggio/sistemazione, Andrea ci fa notare gli stucchi settecenteschi da lui abbattuti gli anni precedenti, durante l’allestimento del presepio ed “abilmente ripristinati” (si fa per dire), grazie ad una sua vena restauratrice.
Giungono le 11 ed i cantori si dileguano a poco a poco, cosi’ come Don Alberto che, dopo averci spiegato le metodologie per uscire dalla chiesa, si defila e ci lascia lavorare. A mezzanotte decidiamo anche noi di andare a letto e dopo una breve sistemata, con annessa perlustrazione clandestina dell’antica sagrestia, ci infililiamo nel confessionale, il quale nascondeva la porticina segreta per accedere verso l’uscita.
Arrivati all’atrio finale, delimitato da una porta a chiusura automatica (non apribile da dove eravamo) ed il portone di uscita con l’elettroserratura, premiamo il tasto rosso di apertura e la porta non si apre! Immediatamente un brivido di freddo mi attraversa la schiena e di scatto, mi giro verso la parte opposta, dove il portone a chiusura automatica stava per agganciarsi e quindi chiudersi definitivamente. Con un guizzo tento di raggiungerla prima del momento in cui, avrebbe definitivamente decretato la fine dei giochi per noi poveri sventurati...ma invano.... a pochi centimetri dall’arrivo, nell’atrio rieccheggiò il “clac” che tutti noi sapevamo essere sinonimo di “notte passata in sagrestia”.
Lo sconforto scese su di noi come una coltre di nebbia fitta: eravamo bloccati come topi in gabbia, senza la possibilità di fare qualcosa per uscire. Proviamo allora a chiamare al telefono il Don che pero’ non risponde...tentiamo di nuovo di aprire il portoncino d’uscita ma constatiamo che la serratura è chiusa tramite la chiave (che ovviamente non avevamo).
Ritentiamo così la telefonata ma nessuno rispondeva. Andrea allora, preso da sconforto/disperazione, con un taglierino (che in gergo viene chiamato “pescheitor”), cerca di aprire la serratura alla Lupin. Stefano allora, che di Lupin ne sa qualcosa, lo invita a lasciar perdere, in quanto l’azione non avrebbe portato a nessuna soluzione.
Lo sclero di Andrea è andato alle stelle quando per sdrammatizzare, mi sono disteso a terra con la borsa del trapano sotto la testa per cuscino, accampato e pronto per passare la notte... Alchè, l’idea di cercare di aprire il portone gigante in legno (chiuso credo da secoli) bloccato da infiniti catenacci e ragnatele, che sicuramente ci avrebbe condotti all’esterno, dove poi avremmo suonato il citofono del prete.
Iniziamo allora a sbloccare e tirare i blocchi della porta e, dopo non poca fatica, riusciamo a smuovere l’antico portale dalle sedi che il tempo aveva costruito per lui. Accediamo cosi’ all’esterno della chiesa e respiriamo finalmente aria di libertà ma, come fare ora per chiudere la porta ed andare a casa? Non potevamo lasciare tutto aperto col rischio che qualche malintenzionato entrasse. Ci attacchiamo così al citofono nel tentativo di svegliare don Alberto ma anche in questo caso, nulla di fatto; il Don continuava imperterrito la sua cavalcata nella fase REM.
Passa mezz’ora ed anche la pioggia ha deciso di metterci lo zampino. Costretti a rifugiarci di nuovo in quell’atrio, che stava ormai per diventare il nostro letto, continuiamo a turno con il citofono ed il telefono ma sempre senza risultati.
Steso sul pavimento, rassegnato a passare lì la notte come guardiano della chiesa, osservo che il vecchio atrio possiede una capacità di amplificare la voce umana non indifferente; e l’idea arriva subito dopo quando, dopo un breve sguardo d’intesa con Stefano, iniziamo ad intonare “Nel Sole” di Albano Carrisi. In meno di 5 secondi sentiamo i passi pesanti di Don Alberto sopra le nostre teste ed in un lampo ci riportiamo al citofono; come previsto questa volta ci risponde e gli spieghiamo l’avvenuto. Si presenta giù poco dopo, con le pantofole, pigiama ed un mazzo di chiavi che sicuramente non potevano avere meno di 50 anni. Ci chiede scusa per quella distrazione, costataci poco meno di un’ora di preoccupazioni e ci saluta ringraziandoci per il lavoro svolto al presepe, mentre con la faccia ancora dormente, chiude il vecchio portale impolverato e se ne ritorna a letto.
Sotto casa di Andrea i saluti, i confronti sull’avventura ed i ringraziamenti tra noi “amici da presepio” che per una sera, abbiamo vissuto un’esperienza alla fine stupida, ma che ci ha fatto tanto divertire.
E’ questo il bello della semplicità...trarre molto dal poco.E’ il pensiero felice di quella serata; piccole conlcusioni tratte durante il mio viaggio di ritorno da Mantova, mentre ancora cantando Albano, mi allontanavo.....

Tiziano Crudeli...Un Uomo un Mito...IL NOSTRO MITO!!!

E ANDIAMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
E ALLORAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
E' FINITAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!


Chi è uscito in nostra compagnia,anche soltanto una volta, si sarà fatto l'orecchio sentendo queste frasi a prima vista insensate, ma così celebri per noi.

La prima volta che sono venuto a conoscenza del mitico Tizzi, ero ancora un bamboccio delle superiori.Facendo zapping durante una delle tante domeniche di campionato di Serie A, mi imbatto sul canale di Tele-Lombardia, e su un programma sportivo "QSVS"(Qui Studio a Voi Stadio) rimanendo folgorato dalla leggerezza col quale si parlava di calcio (come essere al Bar tanto per intenderci), ma soprattutto su un personaggio davvero straordinario, ovvero Tizzi alias
Tiziano Crudeli.

Un folle, un pazzo o "loco", come, alcuni giornali del Sud America (ebbene sì lo conoscono anche li!!!) lo hanno battezzato.

In questo post non mi dilungherò tanto con le parole...basteranno "quel paio" di video che allegherò.

Però, in questo Blog, è essenziale la menzione di Tizzi...
le risate che ci ha regalato, non solo a me o Ringhio
(gli unici milanisti) ma anche ad Ale, Briga e Simo, e tutti i "versi", le parodie che poi abbiamo fatte nostre e che, conoscendoci, rimarrano per sempre.

Allora continua ad esaltarci Tizzi...

Ogni tuo "e andiamooooooo", ogni tuo "e alloraaaaaaaa" ed ogni tuo "è finitaaaaaaaaaaa" ci ricorderanno sempre momenti di estasi passati...e sicuramente futuri!!!


TIZZI UN MITO PER TANTI...MA SOPRATTUTTO...
UN MITO PER NOI!!!

Alla prossima

ciao ciao Ste

Noi che... (il nostro piccolo e fantastico mondo)

Cari amici del Blog-Doc,
in un momento di alta sensibilità cui sto attraversando, mi sono imbattuto nel ripensare un po' al passato.
Grazie ad un'idea (fregata, ehehe), posto qui un revivor della nostra vita di compagnia (ed anche prima).


Ai miei cari amici ed autori, chiedo di completarla....io l'ho solamente iniziata. Sta a voi ora portarla a termine.


Raccoglierò tutti i vostri interventi..niente verrà perso o non trascritto perchè la memoria di Noi, continui ad esistere.



• Noi che quando il banco di Stefano è volato fuori dall’aula pensavamo che il mondo sarebbe finito di lì a poco



• Noi che quando uno dice una cosa, che poi si rivela una cazzata, lo prendiamo per il culo esordendo con un “Mooooooo..”


• Noi che sappiamo a memoria le canzoni remixate da Simo


• Noi che il risotto di Ale…diciamolo…fa davvero schifo!


• Noi che il Sabato pomeriggio era dedicato al “Match a casa di Ale”


• Noi che ai campi scuola scrivevamo episodi notturni del romanzo “Pasta alle tette”


• Noi che la nostra prima grigliata era intitolata “salamelle al benzene”


• Noi che le altalene di p. Silone le estirpavamo da terra a forza di dondolarci


• Noi che prima di andare a letto d’estate facevamo le gincane con gli scooter, sollevando un polverone immenso


• Noi che abbiamo creduto che Simone fosse morto dopo, che era entrato nel pino con la bici NUOVA di Ale


• Noi che la vacanza a Rimini è stata troppo breve


• Noi che la Ronca e Resmi erano morosi


• Noi che a casa di Simo c’era il rifugio anti-atomico, con la buca nella terra che era una trappola per gli indiani


• Noi che la sera giocavamo a pallacanestro a casa di Simo


• Noi che la curva del ponte di Ale si chiama “la curva della morte”


• Noi che secondo Ale, lo scooter del papà del Briga “eh ma non impenna!!”


• Noi che per stare vicino al Briga convalescente, abbiam sfidato le nebbie della Bazza


• Noi che lo scooter era santo perchè ci portava ovunque e sempre.


• Noi che facevamo i gran premi con le biciclette scassate a casa di Simone


• Noi che la prima macchina è stata la grande Punto del Briga


• Noi che se non siamo morti quella sera con i tigrai, non moriremo più


• Noi che l’ultimo dell’anno era rigorosamente a casa di Ale


• Noi che la sera andavamo al Closeau a trovare il Briga che lavorava


• Noi che abbiamo innalzato Iva Zanicchi come un mito erotico


• Noi che la mattina a scuola eravamo inseparabili e al pomeriggio....pure!


• Noi che abbiamo visto Mottella e Tripoli raddoppiare di dimensioni


• Noi che a Rosolina Mare abbiamo gustato le mitiche Cipolle di Tropea fatte dal papà del Briga e ce ne siamo innamorati


• Noi che a casa di Simo facevamo a gara con l’altalena per toccare i rami


• Noi che siamo rimasti intrappolati in chiesa, durante una notte fredda e piovosa


• Noi che quando Andrea accende il Beddy, mettiamo la maschera anti-gas


• Noi che passavamo i Sabati sera a sfidarci a NFS2


• Noi che ai ritrovi sappiamo che non arriveremo MAI prima del Ringhio.


• Noi che se giochiamo a calcio e teniamo alla nostra incolumità, preghiamo di non avere il Ringhio contro


• Noi che abbiamo un modo tutto nostro di divertirci in piscina


• Noi che non vogliamo che Ale guardi le partite dell’Italia (o del Milan)


• Noi che se Ale dice che domani sarà una bella giornata, meglio se stiamo a casa


• Noi che per attizzare il fuoco con il phon, mettevamo il caso per proteggerci dal cemento che scoppiava


• Noi che quando Simone ha aperto la Coca Cola ha imbrattato tutta la cucina


• Noi che la ruota dietro dello scooter del Briga era sempre e comunque slisa


• Noi che se facciamo una qualsiasi domanda a Simone, sappiamo che la risposta sarà: “Eh beh cosa c’è?”

Finalmente è finita

Oggi ad Abu Dhabi, è finito, aggiungerei finalmente, il campionato di Formula 1. Un campionato a dir poco scadente sotto tutti gli aspetti: regolamenti non chiari, scandali vari (dal sex gate di Mosley all'incidente pilotato di Singapore 2008) gare mediocri,.
L'ultima gara vede la doppietta delle Red Bull (1° Vettel, 2° Webber) davanti a Button.
Proprio quest'ultimo è stato incoronato in Brasile campione del mondo, proprio lui che fino all'anno scorso lottava per qualche piazzamento...ed ora Campione del Mondo. Sembra una barzelletta. Un Paracarro mondiale.

Come suggerito da Ste, una nota su "Bartavellone" Barrichello. Compagno di squadra del Paracarro, all'inizio un pò in difficoltà, poi anche con la crisi di Button comincia a ingranare buone prestazioni vincendo qualche gara e di conseguenza inizia il suo "show": "Finalmente posso vincere il mondiale". Infatti, come in Ferrari, l'ha vinto... Povero bartavellone nostro, sei un buon pilota ma, alla tua età, smettila di farti i viaggi mentali. Però diciamo che come comico avrebbe un ottimo futuro.eheheheheheh

Questo campionato ha visto emergere, rara perla della stagione, il talento di Vettel, giovane tedesco dalle grandi aspettative. Chissà se un giorno lo vedremo sulla Rossa.

Quest'anno è stato anche la disfatta dei veri top team: Ferrari e Mclaren. Colpa soprattutto del regolamento, le due scuderie hanno realizzato macchine poco competitive. Inoltre col Kers (altra genialità del "nazista" Mosley) sono state ulteriormente penalizzate.
Poche perle: 2 vittorie la Mclaren, 1 la Ferrari (a Spa con il grande "prosecco" Raikkonen) e lotta per il terzo posto nel mondiale costruttori (a vantaggio della Mclaren per 1 punto).
La Ferrari poteva benissimo conquistarlo il 3° posto ma complice l'incidente di Massa a Budapest che lo ha messo fuori gioco, la Ferrari non ha trovato piloti in grado di sostituirlo al meglio;prima Badoer (premio alla carriera per le ottime stagioni da tester nell'era Schumacher) e poi Fisichella (cosa ha fatto più di Badoer?)) quindi gareggiava solo con Raikkonen (portando a casa l'unica vittoria della stagione e diversi podi).

Proprio lui che è stato scaricato per far posto ad "Alfonso" Alonso.
Non era meglio scaricare Massa, che non è per niente migliore di Prosecco?

Va beh basta polemiche...speriamo che il prossimo anno si ritorni alla normalità e si vedrà il più spesso possibile il podio tinto di Rosso Ferrari

Sempre e comunque
W LA FERRARI
Ciao by Ringhio